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Azioni globali in calo nonostante forte impennata nei mercati cinesi

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Source: Marga Santoso / Unsplash

Le azioni globali hanno subito un calo giovedì, caratterizzato da un’impennata nei mercati cinesi che ha compensato una performance più attenuata in altre regioni. In particolare, i blue-chip cinesi hanno registrato un significativo rialzo, con il composito di Shanghai che ha ottenuto la sua maggiore crescita giornaliera in quasi due anni. Tuttavia, l’indice MSCI All-World non ha rispecchiato il momentum positivo visto nei mercati cinesi. Le azioni europee e i futuri degli indici azionari statunitensi piatti hanno contribuito alla debolezza dell’indice MSCI All-World.

La fiducia degli investitori è stata influenzata da una serie di fattori. La prossima riunione della Banca Centrale Europea è stata un punto focale, poiché i partecipanti al mercato attendevano indicazioni su possibili tagli ai tassi e sulla politica monetaria. Inoltre, i report sugli utili di aziende chiave come Nokia hanno giocato un ruolo nel plasmare il sentiment di mercato. Gli utili di Nokia hanno superato le aspettative, spingendo al rialzo le azioni del produttore finlandese di apparecchiature per telecomunicazioni.

Le aspettative riguardanti i tagli dei tassi di interesse e l’inflazione hanno continuato ad influenzare i mercati e le decisioni delle banche centrali. Gli operatori prevedevano tassi più bassi da parte delle banche centrali mondiali, aggiungendo alla volatilità complessiva del mercato. Il dollaro è stato sotto pressione contro un paniere di valute, e lo yuan cinese si è leggermente indebolito. Inoltre, i futures sul greggio Brent sono aumentati dopo l’evidenza di una maggiore domanda statunitense e ottimismo sulla crescita del consumo energetico in Cina.

Alla luce delle dinamiche di mercato, David Katimbo-Mugwanya, responsabile del reddito fisso presso EdenTree, ha sottolineato che i mercati avevano definito con grande aggressività i tagli ai tassi di interesse. Tuttavia, ha notato un ridimensionamento di tali aspettative dall’inizio dell’anno. Ciò sottolinea l’importanza delle decisioni delle banche centrali e il loro potenziale influenza sui movimenti di mercato.

Euro si mantiene stabile contro il dollaro in attesa della riunione della BCE

L’euro si è mantenuto stabile contro il dollaro in attesa della riunione della Banca Centrale Europea, che è stata un evento chiave nel plasmare il sentiment di mercato. La decisione della Banca Centrale Europea era prevista per creare pressione sui prezzi obbligazionari e influenzare il tasso di cambio euro-dollaro. I partecipanti al mercato attendevano con impazienza indicazioni su possibili tagli ai tassi e sulla politica monetaria da parte della Banca Centrale Europea, simile al focus sulle decisioni della Federal Reserve.

Gli utili da Nokia e altre aziende hanno impattato sull’indice STOXX 600, contribuendo alle dinamiche complessive di mercato. Le azioni di Tesla, ad esempio, hanno registrato un calo del 6% dopo che gli utili della società non hanno soddisfatto le aspettative. La stagione degli utili in corso in Europa ha portato una notevole volatilità ai mercati azionari, con aziende sul MSCI Europe Index che riportano una miscela di performance.

L’impatto dei tassi di interesse statunitensi e dell’inflazione sul mercato più ampio era evidente. I rendimenti dei titoli di stato a 10 anni degli Stati Uniti erano piatti al 4,17%, mentre i rendimenti dei titoli di stato tedeschi a 10 anni sono saliti di 3 punti base al 2,365%. L’indice del dollaro è sceso dello 0,12%, e lo yuan cinese si è indebolito dell’0,2%. Nel frattempo, i futures sul greggio Brent sono saliti dell’1,2% a $81,05 al barile, riflettendo l’influenza delle condizioni economiche globali sui mercati energetici.

Mark Neuman, esperto dei mercati finanziari, ha sottolineato il sentiment tra gli investitori. Ha menzionato che le persone erano entusiaste del settore tecnologico e dei rendimenti sui prezzi delle azioni di alcune società, indicando che c’era un potenziale scambio. Tuttavia, c’era anche un senso di paura tra gli altri investitori, portando a preoccupazioni sulle mancate opportunità del prossimo movimento di mercato.

Le azioni europee salgono dopo che la BCE tiene i tassi di interesse invariati

Le azioni europee hanno registrato una crescita dopo che la Banca Centrale Europea ha mantenuto i tassi di interesse fermi e è stata segnalata una solida crescita del PIL degli Stati Uniti nel quarto trimestre del 2023. In particolare, lo Stoxx Europe 600 è salito dello 0,3% a Londra, riflettendo il positivo sentiment di mercato. Le azioni tecnologiche hanno superato, mentre quelle automobilistiche sono rimaste indietro, contribuendo alle dinamiche generali del mercato.

La decisione della Banca Centrale Europea di lasciare il tasso di deposito al record del 4% è stata un fattore significativo nel plasmare il sentiment di mercato. Inoltre, la presidente della BCE, Christine Lagarde, ha accennato alla possibilità di abbassare i tassi di interesse a partire da metà 2024, indicando la potenziale direzione futura della politica monetaria. Questa guida della Banca Centrale Europea ha contribuito alla visione complessiva del mercato e alla fiducia degli investitori.

La solida economia statunitense nel quarto trimestre del 2023 ha sfidato le previsioni di recessione, con la crescita del PIL che ha superato le aspettative. Ciò è stato guidato dal rallentamento dell’inflazione e dalle spese dei consumatori, fornendo indicazioni positive per l’economia globale. Tuttavia, erano evidenti preoccupazioni riguardo all’aumento delle richieste di sussidi di disoccupazione, con le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti che sono saliti a 214.000, ben al di sopra di tutte le stime. La giustapposizione di questi fattori ha influenzato il sentiment complessivo del mercato.

La stagione degli utili in corso in Europa ha portato un notevole livello di volatilità ai mercati azionari. In particolare, il 73% delle 12 società sul MSCI Europe Index che hanno riportato fino a mercoledì hanno mancato le stime degli utili per azione. Le stime consensuali prevedono un declino degli utili per azione del 9,2% rispetto all’anno precedente in Europa, riflettendo le performance miste delle aziende della regione. Ciò ha ulteriormente contribuito al sentiment complessivo del mercato e alla prospettiva degli investitori.

Le informazioni fornite hanno scopo educativo e informativo e non devono essere considerate come consulenza di investimento.

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